Il 22 marzo si celebra la "Giornata mondiale dell'acqua"
Il 22 marzo si celebra la “Giornata mondiale dell’acqua” e il tema scelto per il 2022 è “Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile”.
Lo scopo è di richiamare l’attenzione pubblica sull’importanza della risorsa acqua e di promuoverne un consumo più responsabile e consapevole. Obiettivo centrale è quello di sostenere il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030 (diritto viene negato ogni giorno in tante parti del mondo).
L’obiettivo si concretizza in sei passi: 1) separare l’acqua potabile dalle acque reflue; 2) raggiungere e trattare l’acqua potabile al fine di rimuovere i contaminanti chimici e biologici; 3) proteggere e ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce; 4) garantire l’accesso e il diritto all’acqua potabile.
L’acqua è una risorsa preziosa e non va sprecata, l’Istat afferma che in Italia oltre un terzo dell’acqua immessa nella rete di distribuzione va perso e la causa è da ricondurre alle cattive abitudini delle famiglie ma anche alle perdite degli acquedotti e alla vecchiaia degli impianti.
Il Governo italiano, ha deciso di allocare nei prossimi anni circa 2,7 miliardi di euro per la riqualificazione e il rafforzamento delle infrastrutture idriche nazionali.
Il Ministro Enrico Giovannini afferma che “si tratta di un pacchetto di interventi per rendere più efficiente la gestione della risorsa idrica, superare il problema storico delle perdite nelle reti di distribuzione e quindi ridurre la dispersione dell’acqua, risorsa sempre più scarsa, a partire dai territori che ne hanno maggiore necessità” e continua dicendo che “gli investimenti orientati a tutte le fasi della gestione delle risorse idriche per fini potabili, agroalimentari e idroelettrici, fanno parte della strategia del Ministero per mettere in sicurezza le infrastrutture da cui dipende il presente e il futuro del sistema socioeconomico, rendendole anche resilienti ai cambiamenti climatici. A testimonianza della priorità assegnata a questo settore, ricordo che abbiamo già realizzato nel 2021 la riforma per semplificare la normativa e rafforzare la governance per la realizzazione degli investimenti nelle infrastrutture idriche, originariamente prevista dal Pnrr per il 2022”.
Parte infatti il primo grande bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): 900 milioni di euro per rifare le reti idriche. Il 40% dei fondi, pari a 360mln di euro, è destinato alle regioni del mezzogiorno che fanno registrare il 52,3% delle perdite idriche: più di metà dell’acqua immessa nei sistemi di acquedotto viene sprecata, a fronte di una media nazionale del 43,7% (dati: Relazione annuale AREA 2020). Circa 1 milione 450 mila famiglie meridionali subiscono interruzioni della fornitura idrica (Istat 2020).
A beneficiare di questi 900 milioni di euro saranno gli Enti di governo dell’ambito (Ega) che attraverso la piattaforma “gestione misure”, attiva dal 19-04-2022 al 19/05/2022, avranno due finestre temporali per la presentazione delle istanze di finanziamento con due rispettivi budget:
- la prima finestra, dal 19/04/2022 ed entro il 18/05/2022, consentirà di erogare 630mln;
- la seconda finestra, dall’1/09/2022 ed entro il 31/10/2022, sbloccherà fondi per 270 mln.